L’8 novembre 2017 il Consiglio federale ha approvato un rapporto sulla promozione dell’apprendimento delle lingue straniere nella formazione professionale di base in adempimento del postulato 14.4258 Bulliard-Marbach del 2014. Secondo il rapporto, promuovere maggiormente le lingue straniere contribuisce a migliorare l’idoneità dei giovani al mercato del lavoro. È importante, inoltre, che alla fine della formazione le competenze linguistiche acquisite siano attestate in maniera uniforme e facilmente comprensibile.


Alla luce della crescente internazionalizzazione del mondo del lavoro, la conoscenza delle lingue straniere è un requisito sempre più importante in molte professioni. Approvando il rapporto del Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR), il Consiglio federale conferma di voler promuovere maggiormente le lingue straniere nella formazione professionale, obiettivo che Confederazione, Cantoni e organizzazioni del mondo del lavoro perseguono in via prioritaria dal 2011. A questo proposito si possono citare le iniziative attualmente in corso nell’ambito degli scambi linguistici, dell’insegnamento bilingue o diversi altri progetti sostenuti della Confederazione.

Il rapporto passa in rassegna l’attuale prassi e ne trae una serie di raccomandazioni per promuovere l’insegnamento delle lingue straniere che si fondano sui lavori svolti finora dai partner e tengono conto delle sfide che la formazione professionale dovrà affrontare. Obiettivi: motivare un maggior numero di persone in formazione a imparare una lingua straniera, preparare in modo ottimale i diplomati che stanno per inserirsi nel mondo del lavoro e comprovare le competenze linguistiche acquisite secondo standard semplici e comprensibili.

Per centrare questi obiettivi tutti gli attori interessati devono intensificare gli sforzi, ampliare le offerte esistenti e sollecitare i giovani a farne uso. Tra queste offerte figurano l’insegnamento bilingue, la maturità professionale plurilingue e i corsi di lingua facoltativi nelle scuole professionali. Per raggiungere il maggior numero possibile di giovani e ampliare le loro conoscenze di base acquisite nella scuola dell’obbligo bisognerà imporre l’insegnamento delle lingue straniere in sempre più formazioni professionali di base. Inoltre, sviluppando e svolgendo attività di scambio e mobilità nazionali e internazionali la nuova agenzia Movetia, finanziata da Confederazione e Cantoni, garantirà un sostegno mirato e commisurato alle esigenze dei gruppi target. Per il Consiglio federale è importante che in tutte queste attività di promozione le lingue nazionali siano prese adeguatamente in considerazione.

Per quanto riguarda l’attestazione delle competenze linguistiche acquisite, il rapporto sottolinea la rilevanza e il valore – non da ultimo per il mercato del lavoro – dei diplomi internazionali di lingue straniere. Bisognerà quindi offrire agli apprendisti la possibilità di conseguire questi diplomi, motivandoli a sfruttarla. L’attestazione delle competenze linguistiche che non sono comprovate da un diploma internazionale sarà conforme ai livelli previsti dagli standard europei pertinenti, di facile comprensione. Nel campo dell’apprendimento bilingue, l’Istituto Universitario Federale per la Formazione Professionale (IUFFP) metterà a disposizione una relativa griglia schematica. 

Secondo la ripartizione delle competenze tra i partner della formazione professionale, spetta alle associazioni professionali decidere se e – in caso affermativo – quale lingua straniera introdurre nell’insegnamento obbligatorio di una formazione professionale di base. L’obiettivo principale delle formazioni è garantire l’idoneità dei diplomati al mercato del lavoro. Non in tutte le professioni è importante padroneggiare una lingua straniera. Bisogna anche considerare che il numero di lezioni delle formazioni professionali di base che durano da 2 a 4 anni non può continuare a crescere. Le ore riservate all’insegnamento di una lingua straniera andrebbero quindi a carico di altri contenuti formativi.

l Consiglio federale intende dare la precedenza alle soluzioni che si orientano alle esigenze dei settori e delle professioni. Anche le raccomandazioni formulate nel suddetto rapporto seguono questo approccio.