Mercoledì, 17 luglio

È alto l’interesse degli istituti di istruzione superiore svizzeri a impegnarsi attivamente nelle alleanze tra università europee. Ancor più ora che per la prima volta, nel 2022, le scuole universitarie sono state ammesse a partecipare ai relativi progetti “università europee” Erasmus+. Sono stati selezionati 4 progetti con il coinvolgimento della Svizzera per il finanziamento a livello UE nella call 2022. Tutte le scuole universitarie e le scuole specializzate superiori svizzere impegnate in queste alleanze hanno ottenuto un buon esito nelle loro richieste di sovvenzioni svizzere. 


L’iniziativa delle “università europee” è un’opportunità unica per gli istituti svizzeri partecipanti di rafforzare e costruire nuove relazioni con i partner europei a un livello strategico e in tutte le loro missioni: istruzione, ricerca, innovazione e servizio alla società. Tutto ciò è di importanza cruciale per l’istruzione superiore svizzera, soprattutto perché l’auspicato avvicinamento tra la Svizzera e l’Unione Europea su dossier tematici come la ricerca e l’istruzione non ha avuto luogo a fine giugno di quest’anno e non è neppure in vista. 

4 Alleanze tra universitâ europee con l'impegno della Svizzera

Le università europee operano a diversi livelli e in diverse aree tematiche. I progetti con partecipazione svizzera rispecchiano questa varietà. Le seguenti alleanze collegate agli istituti di istruzione superiore svizzeri sono state selezionate per essere finanziate da Erasmus+. La partecipazione svizzera:

Una Europa – con l’Università di Zurigo (UZH)
Una Europa estende la rete, le attività e le ambizioni del progetto pilota 1EUROPA (2019-2022). L’alleanza coinvolge undici rinomate università di ricerca. In sei aree di interesse (patrimonio culturale, scienza dei dati e IA, studi europei, One Health, sostenibilità, design del materiale e ingegneria), si realizzeranno ulteriori opportunità di apprendimento congiunto, compresi i diplomi di laurea, e si potenzierà la mobilità di studenti e studentesse e del personale.

CIVIS – con l’Università di Losanna (UNIL)
CIVIS2 è – come UnA Europa ed EPICUR – una delle più grandi alleanze e mira a rafforzare la competitività dello spazio europeo dell’istruzione superiore e a garantire l’accesso all’istruzione superiore a un maggior numero di studenti/studentesse e del personale. Il focus della strategia congiunta a lungo termine è incentrata sull’aumento sostenibile della mobilità, sul raggruppamento delle risorse e sul rafforzamento della cooperazione attraverso programmi comuni di istruzione e ricerca.

4EU+ - con l’Università di Ginevra (UNIGE
4EU+ è costituita da sette università leader, ad alta intensità di ricerca in tutta Europa, organizzate come associazione dal 2021 per realizzare la visione di un'università veramente europea.  Il progetto 1CORE, sulla base dei risultati ottenuti negli ultimi anni e strutturato attorno alle iniziative faro di 4EU+ (salute urbana e cambiamento demografico, europeità, digitalizzazione - modellazione - trasformazione e transizioni ambientali), amplierà l'offerta formativa comune dell'Alleanza, svilupperà pedagogie innovative, si muoverà verso una mobilità senza soluzione di continuità, implementerà nuove soluzioni per il campus comune e realizzerà nuove azioni per coinvolgere la società. 

EPICUR – con l’Università di Basilea (UNIBAS) che partecipa tramite l’EUCOR
Il progetto EPICUR riunisce nove istituti di istruzione superiore dell’UE per approfondire ed ampliare la cooperazione istituzionale sistematica e a lungo termine del progetto pilota 2019-2022. Nel campo dell’insegnamento, è necessario realizzare una gamma congiunta di corsi su argomenti socialmente rilevanti e mettere a punto formati didattici innovativi adatti agli studi interuniversitari. Vanno inoltre creati elementi strutturali comuni che aumentino in modo sostenibile l’offerta formativa congiunta e ne espandano i contenuti. Un altro obiettivo importante è quello di aumentare la mobilità degli studenti e delle studentesse a livello di bachelor, master e dottorato. L’UNIBAS sarà coinvolta in questa alleanza in quanto membro della rete EUCOR.

I progetti inizieranno tra ottobre e dicembre 2022 e dureranno 4 anni. 
 

Il contesto

In totale Movetia ha ricevuto sei candidature per il finanziamento svizzero. Diversi istituti di istruzione superiore svizzeri hanno inoltre presentato dichiarazioni di interesse, che dimostrano che stanno lavorando per partecipare ai bandi del 2023 o del 2024. 

“Università Europee” è un’iniziativa faro dell’Unione europea (UE) lanciata nel 2017. È finanziata da Erasmus+. Nel 2022 sono state presentate 52 candidature a livello UE, di cui 44 finanziate.

L’iniziativa mira ad aumentare la competitività globale dello Spazio europeo dell’istruzione superiore (SEIS) e a rafforzare i suoi legami con lo Spazio europeo della ricerca (SER). Le alleanze finanziate da Erasmus+ fungono da banco di prova per la riforma del SEIS e per accelerare il processo di Bologna, ad esempio aumentando il numero di offerte formative congiunte e la mobilità degli studenti e delle studentesse.

Le scuole universitarie svizzere non hanno potuto partecipare ai cicli pilota 2019 e 2020 perché la Svizzera non è associata a Erasmus+. Nel 2022, però, l’iniziativa è stata aperta agli istituti di istruzione superiore di tutti i Paesi membri del SEIS, compresa la Svizzera. Il governo svizzero ha annunciato lo stanziamento di 6 milioni di CHF nel dicembre 2021 per sostenere la partecipazione degli istituti svizzeri all’iniziativa del 2022. Questo investimento intende rafforzare la collaborazione strutturale degli istituti svizzeri con i partner europei e contribuire all’ulteriore sviluppo del SEIS e del SER.

I prosssimi passi

A livello europeo, la call del 2023 fornirà principalmente finanziamenti di follow-up per le alleanze pilota selezionate nel 2020 e il loro ampliamento. Ma ci saranno anche finanziamenti per un ristretto numero di nuove alleanze. Nel 2024, la Commissione europea finanzierà soprattutto nuove alleanze, per raggiungere l’obiettivo di arrivare a 60 «Università Europee» entro la metà del 2024.