Se il Regno Unito dovesse perdere lo status di paese aderente al programma Erasmus+, sarà applicata una soluzione pragmatica per continuare a garantire le mobilità oltre Manica.


Al momento, nel quadro della Soluzione svizzera per Erasmus+ è possibile finanziare solo mobilità verso o da paesi associati a pieno titolo a ERASMUS+ come previsto dall’ordinanza in vigore che disciplina l’uso dei fondi del programma (art. 3 cpv. 3 let. a, RS 414.513); in caso di «No Deal» le mobilità da e verso il Regno Unito non sarebbero più giuridicamente ammissibili a partire dalla Call 2019.

Tuttavia, se ci si dovesse trovare di fronte a questa eventualità, il Consiglio federale provvederà rapidamente ai necessari adeguamenti delle basi legali per evitare eventuali problemi di finanziamento nella mobilità fra la Svizzera e il Regno Unito.

Estratto dalla scheda informativa dello SEFRI «Partecipazione della Svizzera a Erasmus+».

Conseguenze dell’uscita del Regno Unito dall’UE sulla mobilità

La SEFRI ha avviato la revisione totale della legge federale sulla cooperazione internazionale in materia di educazione, formazione professionale, gioventù e mobilità (RS 414.51), in particolare in vista della Brexit. Il progetto di legge prevede un certo margine di manovra per il sostegno della mobilità con Paesi che non partecipano ai programmi di formazione dell’UE. Secondo il calendario, la legge riveduta dovrebbe entrare in vigore il 1° gennaio 2021.

Le mobilità fra Svizzera e Regno Unito approvate prima della Brexit ed effettuate durante l’anno accademico 2018/2019 sono garantite. Tuttavia, se la Brexit si concretizzasse senza accordo, occorrerà adottare misure per permettere le mobilità fra Svizzera e Regno Unito durante gli anni accademici 2019/2020 e 2020/2021.

La SEFRI è consapevole della lacuna e dei problemi che ciò potrebbe comportare. Non appena sarà chiarita la situazione giuridica – probabilmente all’ultimo momento – occorrerà trovare rapidamente una soluzione pragmatica. Un’eventuale decisione in merito dovrà essere presa dal Consiglio federale.

Se il Regno Unito e l’Unione Europea trovano un accordo per l’avvio di un periodo transitorio di due anni a partire dal 30 marzo 2019, il finanziamento delle mobilità con il Regno Unito sarà garantito senza ulteriori provvedimenti.