Per l’edizione 2019 del proprio evento annuale, il settore Istruzione superiore ha deciso di organizzare una due giorni a Lugano, in collaborazione con la Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI). Dopo aver seguito le conferenze del giovedì, gli oltre 150 invitati hanno partecipato ai workshop del venerdì, incentrati su quattro temi di attualità: innovazione, inclusione, digitalizzazione e sostenibilità.


Gli operatori della mobilità e della cooperazione si sono riuniti per due giorni nello splendido conservatorio musicale del Ticino. Le conferenze, che avevano l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico sulle sfide dei giorni nostri, sono state moderate con uno stile elegante e vivace da Irina Ferencz dell’Academic Cooperation Association. 

Ispirazione europea e sapori ticinesi

Il giovedì pomeriggio il pubblico ha potuto farsi ispirare da cinque conferenze tenute da relatori provenienti dall’estero: Mart Waterval dell’agenzia NUFFIC, Ulrich Grothus dell’Academic Cooperation Association, Katalin Anna Németh della Eötvös Loránd University, Joachim Wyssling della European University Foundation e Simon Marti dall’ufficio SwissCore. Amanda Crameri, responsabile del settore Istruzione superiore di Movetia, ha presentato un’analisi delle attività di mobilità e cooperazione realizzate nell’ambito del programma svizzero per Erasmus+. Le nove misure per lo sviluppo della mobilità e della cooperazione esposte da Olivier Tschopp, direttore di Movetia, sono state utilizzate come spunti per porre domande ai relatori. In linea generale, tutti sono concordi nell’affermare che la globalizzazione è ineludibile e che le sfide che ne derivano possono essere affrontate soltanto con una collaborazione internazionale. L’internazionalizzazione, pertanto, deve essere considerata uno strumento fondamentale da inserire nella strategia degli istituti di livello superiore.

Dopo un pomeriggio altamente informativo, i partecipanti hanno potuto dedicarsi al networking all’insegna della convivialità in occasione di una flying dinner aperto dal Prof. Boas Erez, rettore dell’Università della Svizzera italiana (USI), seguito da un’attività ludica organizzata da Erasmus Student Network Switzerland.

Scambi e dibattiti

Il secondo giorno dell’evento è proseguito con un’interessante presentazione di Franco Gervasoni, direttore generale della SUPSI, che ha sottolineato l’importanza dell’internazionalizzazione per le scuole universitarie. Nel suo intervento, il vice direttore della Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l’innovazione (SEFRI) Josef Widmer ha parlato delle prospettive politiche per la mobilità e cooperazione nel nostro paese, sostenendo che «la Svizzera non deve farsi da parte».

Dopo aver ricevuto tanti stimoli dalle presentazioni della mattinata e della giornata precedente, i partecipanti si sono divisi in quattro gruppi per seguire alcuni workshop tenuti dalle collaboratrici del team Istruzione superiore di Movetia. Al loro interno si è dibattuto dei seguenti temi: nuovi formati di mobilità per il futuro ispirate al prossimo programma europeo, una mobilità più ecologica basata sull’esempio di un progetto pionieristico del Politecnico federale, miglioramento della qualità della formazione degli insegnanti attraverso la mobilità sulla scorta dell’esperienza della scuola pedagogica di Heidelberg, una cooperazione maggiormente fondata sull’inclusione con la testimonianza del responsabile di un progetto della ZHAW. 

L’evento è stato trasmesso su Twitter con l’hashtag #Movetia_HEI2019: seguiteci su Twitter per conoscere tutti i dettagli.

Pubblico ampliato per l’edizione 2019

L’evento annuale del settore Istruzione superiore consente ai principali operatori della mobilità e della cooperazione di ritrovarsi e confrontarsi. Come ha affermato Olivier Tschopp, direttore di Movetia: «La discussione sul tema della mobilità deve essere estesa a un pubblico più ampio». A essere invitati a un confronto sul futuro della mobilità e della cooperazione in Svizzera e all’estero, pertanto, non sono stati soltanto i rappresentanti dei servizi di mobilità e i responsabili della strategia di internazionalizzazione all’interno delle scuole universitarie, delle scuole universitarie professionali, delle alte scuole pedagogiche e delle scuole specializzate superiori, ma anche alcuni attori politici.