Ad agosto 2015, Rafael Lopes Loureiro ha iniziato un tirocinio all’UBS SA come impiegato di commercio AFC profilo E. Al momento, sta concludendo il suo soggiorno linguistico e lavorativo di un anno in Inghilterra e Francia nell’ambito del tirocinio «kv plus». Verso la fine del suo semestre in Inghilterra ha ottenuto con successo il «Certificate of Proficiency in English» (CPE), la certificazione di livello più elevato della Cambridge. Con questo documento Rafael Lopes Loureiro può dimostrare una perfetta padronanza della lingua inglese. Nell’intervista con la dottoressa Esther Schönberger, rettrice della KV Berufsfachschule di Lucerna, Rafael Lopes Loureiro racconta le esperienze vissute durante il suo soggiorno all’estero. 


Rafael Lopes Loureiro, congratulazioni per aver ottenuto la certificazione linguistica «Certificate of Proficiency in English» con risultati eccellenti.

Quali sono stati, secondo lei, gli elementi fondamentali del soggiorno linguistico e lavorativo in Inghilterra che le hanno permesso di ottenere questa ambiziosa certificazione?

Grazie! Raggiungere il livello Proficiency era tra le mie priorità fin dall’inizio. Ecco perché ho iniziato subito a inserirmi nel contesto inglese. L’ambiente di lavoro e il rapporto con la signora che mi ospitava hanno contribuito notevolmente a questo risultato. Certo, ci sono volute tanta motivazione e intraprendenza. La scuola mi ha preparato per un livello di inglese C1, mentre per arrivare al C2 ho dovuto prepararmi da solo. 

In Inghilterra ha lavorato nell’ufficio marketing di una scuola di lingue internazionale a Bournemouth. Quali erano i suoi compiti?

Mi occupavo principalmente dei contenuti Facebook, Twitter e Instagram. In più facevo telefonate di marketing in tedesco, portoghese e inglese. E, ogni tanto, mi affidavano alcune attività scolastiche e negli ultimi tempi ho lavorato anche alla reception.  

Come ha vissuto il contesto sociale esterno al lavoro e la quotidianità con la famiglia ospitante inglese? Si è ambientato rapidamente?

Come ho già detto, ero in ottimi rapporti con la signora che mi ospitava. Mi ha fatto sentire il benvenuto, parte della famiglia.

Al di fuori del lavoro vedevo diversi studenti della mia scuola di lingue. Sono una persona aperta e così non ho avuto problemi ad ambientarmi in poco tempo.

Dall’inizio di febbraio 2018 si trova in Francia. Qual era il suo programma linguistico e lavorativo per le prime settimane in Francia e come procede?

Come in Inghilterra, anche in Francia il tempo passa rapidamente. Le prime due settimane erano dedicate ai corsi, lo stage è iniziato dopo. Lavoro in un museo del vino di Bordeaux e per il momento mi piace molto perché ho contatti con la clientela in francese, portoghese, inglese e tedesco. A scuola, una volta a settimana, ci prepariamo per l’esame di lingua. Il mio obiettivo è superare il DALF C1.

Oltre alle migliorate conoscenze linguistiche, quali competenze ed esperienze acquisite durante il soggiorno all’estero le saranno utili per il suo futuro professionale?

Autonomia, flessibilità, capacità di adattamento e rispetto sono gli aspetti che ho migliorato di più e che certamente saranno utili nel mio futuro lavorativo. Tutte competenze molto importanti nel mio lavoro.

Cosa consiglierebbe ai giovani che inizieranno un soggiorno linguistico e lavorativo nell’ambito del tirocinio «kv plus»?

Penso che occorra sapersi adattare. Le persone, il loro rapporto con il lavoro e lo stile di vita sono diversi rispetto alla Svizzera. È un’opportunità unica e straordinaria, e per sfruttarla al meglio bisogna essere motivati e sapersi mettere in gioco.