Il 16 giugno 2020 Movetia ha partecipato al webinar «Minding the gap – higher education, research and innovation in international cooperation», organizzato dall’Academic Cooperation Association (ACA) in collaborazione con tre agenzie europee. La discussione si è focalizzata sulle iniziative e sui progetti di promozione europei nei quali, tramite nuove sinergie a livello istituzionale, nazionale e continentale, si intensificano gli scambi e la cooperazione tra istruzione superiore, ricerca e innovazione.


Già prima della pandemia attuale, nello spazio europeo dell’istruzione superiore si era delineata una spaccatura tra i campi d’azione dell’istruzione superiore, della ricerca e dell’innovazione. Le attuali sfide correlate al Covid-19 evidenziano che è giunto il momento di modificare le modalità di collaborazione in ambito accademico. A tal proposito, l’ACA ha redatto in collaborazione con i suoi membri e la Commissione Europea il documento di riflessione «Minding the gap – higher education, research and innovation in international cooperation», nel quale vengono presentate possibili soluzioni per il rafforzamento delle sinergie nel triangolo della conoscenza. Quanto emerso nel webinar confluirà nella versione finale del documento.

La mobilità studentesca: un fattore chiave

Il trasferimento di conoscenze relative ai risultati della ricerca, il suo inserimento nella didattica e nello studio e la divulgazione all’intera società hanno assunto ancora più importanza viste le problematiche globali attuali. La collaborazione internazionale nell’istruzione superiore dà accesso alla conoscenza complementare e rende possibile lo sviluppo congiunto di soluzioni. Secondo quanto emerso dal webinar, è importante che agli istituti di istruzione vengano fornite le condizioni per sperimentare reciprocamente nuove sinergie. A tal fine, le mobilità di studenti, ricercatori e personale accademico rappresentano fattori chiave. Maggiore è il sostegno da parte della politica della formazione, maggiore è l’efficacia con cui istruzione, ricerca e innovazione possono convergere.

Dalle iniziative illustrate si evince inoltre che per gli studenti è più facile decidere di entrare nel mondo nella ricerca se possono partecipare precocemente a un progetto di ricerca. Grazie a programmi di sostegno per dottorandi, che possono effettuare stage di ricerca in tutto il mondo, è possibile creare stimoli per maggiori scambi e mobilità. Dal canto loro, le scuole universitarie professionali possono trarre grandi benefici dai programmi di sostegno sviluppando progetti di ricerca insieme alle PMI. Il trasferimento di conoscenze e innovazioni che ne deriva avvantaggia gli studenti, la didattica accademica e le imprese, ma anche gli istituti di formazione che non riescono a svolgere ricerca autonomamente.

European Universities: ancora più interconnessione dopo il Covid-19

Il finanziamento della ricerca viene considerato dalla Commissione Europea uno degli strumenti più efficaci per combattere il Covid-19. Mediante nuovi programmi ad hoc come «Erasmus Recovery Action», nella seconda metà del 2020 si punta a promuovere iniziative e progetti per l’individuazione di nuove soluzioni. Tutti sono concordi che il budget maggiore per Erasmus+, il sostegno assicurato alle cooperazioni e, soprattutto, il rafforzamento delle sinergie tra programmi preesistenti come Horizon, Digital Europa e Invest EU creano buoni presupposti.

In particolare, per la rete «European Universities», già esistente e concepita in modo sinergico, si auspica la realizzazione di un campus interuniversitario europeo pienamente operativo e sviluppato digitalmente che, grazie a un’infrastruttura unitaria, sia in grado di offrire insieme a imprese e città corsi sia al proprio interno che all’esterno.

In merito alla nuova generazione Erasmus+, la Commissione Europea attribuisce grande importanza alla creazione di forti sinergie con il mondo della ricerca e intende accelerare il passaggio all’«università del futuro». Questo sarà possibile soltanto se tutti gli attuali programmi di sostegno dell’UE punteranno uniti nella stessa direzione, senza sovrapporsi eccessivamente. In futuro, gli studenti e i docenti Erasmus+ dovranno collaborare attraverso stage, workshop, ecc. a progetti di ricerca finanziati da Horizon Europe. Verrà dato così rilievo a un migliore accesso al finanziamento intersettoriale delle mobilità. Le nuove mobilità per dottorandi e personale accademico consentiranno soggiorni internazionali della durata da 2 giorni a 12 mesi. Affinché gli ultimi risultati delle ricerche confluiscano nella didattica più rapidamente a livello inter e transdisciplinare, occorre che i ricercatori vengano maggiormente assistiti e sostenuti nella pratica dell’insegnamento.

Organisation / Panel

  • Ulrich Grothus, ACA President
  • Irina Ferencz, ACA Deputy Director
  • Christian Schäfer, Head of Unit Research and Studies, German Academic Exchange Service (DAAD), Germany
  • Stephane Faignet, Team Lead Department Support Enterprises & Program Coordinator Collective Research Projects, Flanders Agency for Innovation and Entrepreneurship (VLAIO), Belgium
  • Sabine Menu, European university EPICUR, Liaison Officer, Belgium
  • Torill Iversen Wanvik, Senior Adviser, Norwegian Agency for International Cooperation and Quality Enhancement in Higher Education (Diku), Norway
  • Karla Zimanova, Deputy Director, Slovak Academic Information Agency (SAIA), Slovakia
  • Fernando Galàn, Cosortium Manager, Arqus European University Alliance
  • Vanessa Debiais-Sainton, Head of Unit, Higher Education, Directorate General for Education and Culture, European Commission
  • Apostolia Karamali, Head of Unit, Academic R&I and Research Organization, Directorate General for Research and Innovation, European Commission