La Confederazione ha colto la crisi scatenata dalla pandemia Covid come opportunità per analizzare in dettaglio le attuali sfide per la cultura in Svizzera, coinvolgendo i Cantoni, le Città, i Comuni e le associazioni culturali.
Tra i sei campi d'azione definiti per il periodo 2025-2028, il Consiglio federale intende rafforzare la sostenibilità del settore culturale e promuovere la coesione sociale favorendo un ampio accesso alla cultura. Per l'attuazione di questa nuova politica culturale è stato stanziato un budget di 1001,9 milioni di franchi.
Scambi e mobilità
Gli scambi linguistici continuano a essere uno dei principali obiettivi della Confederazione e Movetia è responsabile del loro coordinamento e della loro attuazione. A tal proposito, il Consiglio federale ritiene che i vari programmi di sostegno debbano essere ampliati. In particolare, si tratta di creare un programma di scambi scolastici individuali, simile a quello di Erasmus+ e di rafforzare i programmi esistenti, in particolare per quanto riguarda la formazione professionale iniziale, gli scambi di insegnanti e gli scambi di classi.
La Confederazione intende inoltre offrire un sostegno particolare alle due lingue minoritarie del Paese, l'italiano e il romancio. Intende continuare a promuovere programmi specifici come Emprender insieme.
Il Consiglio federale continua a considerare gli scambi scolastici in Svizzera come uno strumento centrale per promuovere le competenze linguistiche individuali e la comprensione tra le comunità linguistiche. Per raggiungere questo obiettivo e fare degli scambi un vero veicolo di comprensione e coesione nazionale, le risorse finanziarie devono essere adeguate. "Gli sforzi compiuti negli ultimi anni dall'Agenzia nazionale e da alcuni Cantoni stanno dando i loro frutti e ci sono tutte le premesse che la domanda continuerà a crescere nel periodo 2025-2028", sottolinea Olivier Tschopp, direttore di Movetia.