Il rischio di infezione legato al COVID-19 si è ormai esteso a praticamente tutte le regioni del mondo e limita fortemente la mobilità, con un elevato rischio di misure di isolamento e/o chiusura delle frontiere che possono comportare una maggiore difficoltà a lasciare o raggiungere la Svizzera.


Numerosi paesi hanno adottato misure riguardanti l’ingresso nel loro territorio, ad esempio controlli della temperatura corporea o esami medici, chiusura delle frontiere, messa in quarantena o divieto di ingresso per le persone provenienti da un paese colpito. Richiamiamo pertanto la vostra attenzione sul fatto che le persone in formazione così come le collaboratrici e i collaboratori coinvolti in programmi o progetti di mobilità potrebbero ritrovarsi temporaneamente impossibilitati a lasciare o raggiungere la Svizzera.

Dal canto suo, il Consiglio federale ha esortato i viaggiatori svizzeri a rientrare rapidamente a casa, principio che invece non si applica ai residenti, anche temporanei, in loco. Le persone che desiderano rientrare e sono ancora bloccate all’estero devono registrarsi tempestivamente sull’applicazione «Travel Admin» del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) 

Informatevi anche sulle misure in vigore presso l’ambasciata o il consolato del paese di destinazione e dei paesi di transito e, in loco, rispettate le direttive delle autorità locali.

Si ricorda che, per quanto riguarda le condizioni e modalità di annullamento o interruzione delle mobilità, i settori di Movetia hanno trasmesso ai responsabili di progetto le informazioni necessarie. Movetia applicherà il principio della forza maggiore per i costi supplementari da voi eventualmente sostenuti per via del mancato svolgimento delle attività (ad esempio cancellazione o rinvio del viaggio, durata inferiore del soggiorno per rientro anticipato, annullamento di conferenze o corsi di formazione, ecc.). Questo principio consente il rimborso di tali costi fino a concorrenza dell’importo massimo della sovvenzione accordata.