Movetia sostiene il progetto di revisione totale dell’Ordinanza sulla mobilità e la cooperazione internazionali in materia di educazione (OCIFM). Un’entrata in vigore quanto più tempestiva possibile è fondamentale per il sistema degli scambi, delle mobilità e delle cooperazioni in Svizzera. L’agenzia nazionale, tuttavia, segnala la necessità di modificare o rafforzare determinate disposizioni.


Dopo l’approvazione da parte del Parlamento della Legge federale sulla cooperazione e la mobilità internazionali in materia di formazione (LCMIF) nel settembre 2020, il Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR) ha avviato nello scorso giugno una procedura di consultazione finalizzata a un progetto di revisione totale dell’ordinanza. Il complesso di norme costituisce un nuovo quadro legale, più flessibile e aperto, che consente di progettare con coerenza, fiducia e ambizione il futuro delle mobilità e delle cooperazioni internazionali nell’ambito del sistema educativo svizzero. Movetia ha appena trasmesso il proprio parere alla Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l’innovazione (SEFRI). In linea generale, l’agenzia nazionale che si occupa della promozione della mobilità e degli scambi sostiene il progetto, ma suggerisce qualche adattamento e tiene a sottolineare alcuni principi forti fondamentali.

L’adesione a Erasmus+ resta una prerogativa essenziale

Movetia ritiene che l’adesione della Svizzera al programma di educazione Erasmus+ 2021-2027 debba rimanere una priorità e avvenire il prima possibile. La soluzione svizzera in vigore dal 2014, infatti, può sostituirsi soltanto in modo molto parziale a un programma multilaterale come Erasmus+ e alla sua rete. Per la maggior parte delle organizzazioni e degli istituti svizzeri, Erasmus+ resta una risorsa e una rete insostituibile per affrontare le future sfide educative e consolidare così lo sviluppo della qualità della formazione in Svizzera.

Per contro, la Svizzera deve anche poter sostenere e gestire in parallelo dei programmi specifici al di fuori del quadro europeo di Erasmus+. Un sostegno alla mobilità e alla cooperazione extraeuropea è indispensabile allo scopo di diversificare ed estendere l’ambito delle mobilità e delle cooperazioni internazionali a tutto il mondo.

Maggiore apertura e flessibilità su determinate disposizioni

L’agenzia nazionale, tra l’altro, evidenzia svariati punti da modificare, o perlomeno da esplicitare, che potrebbero ridurre l’apertura e la flessibilità delineate dalla legge.

Movetia propone ad esempio di ampliare la facoltà di presentare una richiesta a qualsiasi istituto od organizzazione che svolge attività legate all’ambito della formazione, della ricerca e dell’innovazione – non soltanto alle organizzazioni e agli istituti menzionati nell’ordinanza.

Per quanto riguarda la copertura dei costi dei progetti, l’agenzia nazionale auspica una maggiore flessibilità e suggerisce che l’assunzione dell’80% dei costi, contro il 60% che costituirebbe la norma, possa essere applicata in maniera meno eccezionale. A tutti gli effetti, una copertura aggiuntiva del 20% può rivelarsi determinante per organizzazioni di dimensioni modeste come le piccole scuole e le associazioni o per tutti quegli istituti che hanno poca esperienza in tema di internazionalizzazione.

Il sostegno alla mobilità in entrata è essenziale per la Svizzera

Fintantoché il nostro paese non aderirà al programma Erasmus+, Movetia propone di mantenere il principio di un sostegno finanziario sia per la mobilità in uscita (all’estero) sia per la mobilità in entrata (in Svizzera). Secondo l’agenzia, il finanziamento di entrambi i flussi di mobilità è fondamentale per garantire la competitività degli istituti di formazione svizzeri nel contesto internazionale, nonché per poter offrire le medesime opportunità a tutte le organizzazioni e a tutti gli istituti elvetici. Si tratta di una leva molto importante anche per alcuni programmi extraeuropei di cooperazione e mobilità. Questo aspetto non viene affrontato nell’ordinanza, ma nel rapporto esplicativo.

Non contrapporre mobilità fisica e mobilità virtuale

Movetia è a favore dello sviluppo della mobilità virtuale, a sua volta trattata nel rapporto esplicativo, sia in riferimento alla pandemia di Covid-19 sia per ragioni di carattere ambientale. L’agenzia intende sottolineare che questo rappresenta un nuovo formato di mobilità per il quale è ancora difficile sapere quali saranno le conseguenze e quali incentivi dovranno essere adottati. Sebbene la mobilità virtuale non possa sostituire completamente la mobilità fisica, le nuove formule implementate durate la pandemia devono essere analizzate e sfruttate in sinergia con la mobilità fisica.